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CERZOO Srl - Centro di ricerca per la zootecnia e l'ambiente (CREI - Universita' Cattolica di Pc)

21/06/2019

Cerzoo
Progetto Rota Guido della stalla Cerzoo Srl dell'UNiversita Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza
Cerzoo
Progetto Rota Guido della stalla Cerzoo Srl dell'UNiversita Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza

Presentato Venerdì 7 giugno presso la Fondazione Invernizzi "CERZOO" (CREI - Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza) il progetto della nuova stalla per le ricerca in campo zootecnico e ambientale. A presentare il progetto della stalla Rota Guido è stato Giuseppe Volta (General Manager Rota Guido), che ha illustrato come sostenibilità, rispetto animale, ricerca e innovazione possano coesistere nel progetto di un centro zootecnico 4.0.

Presentata presso il CREI – Centro di Ricerca Romeo ed Enrica Invernizzi dell’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza :

“Cerzoo Srl”
Una nuova stalla per la ricerca “

Potrà ospitare fino cento capi complessivamente e sarà il centro dell’attività di ricerca dell’Università Cattolica di Piacenza. Soluzioni d’avanguardia, tanta attenzione alla sostenibilità e al benessere, automazione diffusa. È la nuova stalla sperimentale che sarà realizzata presso il Cerzoo di San Bonico, nel piacentino.

I lavori per la costruzione della nuova stalla sperimentale del Cerzoo a San Bonico sono già partiti e nei giorni scorsi – di fronte a una ampia delegazione di accademici - c’è stata la presentazione ufficiale del progetto, che vede coinvolte nella realizzazione le ditte ROTA GUIDO per le strutture e TDM per l’area di mungitura.
Come ha ricordato il prof. Erminio Trevisi, Presidente del CDA di Cerzoo (il Centro per le ricerche zootecniche dell’Università di Piacenza) la nuova stalla per la ricerca è un tassello importante di un progetto che prevede la razionalizzazione dell’intero sistema di prove e ricerche dell’Università, che coinvolge anche la parte agronomica oltre a quella zootecnica. Le direttrici della sperimentazione sono e saranno quelle della sostenibilità, dell’efficienza, del contenimento delle emissioni, della riduzione del consumo d’acqua, del benessere animale. Grazie alla nuova stalla sarà possibile aumentare il livello quantitativo e qualitativo dell’attività di ricerca, con ricadute positive per tutta la filiera lattiero-casearia.
Pierluigi Navarotto, docente universitario e da decenni punto di riferimento nell’ambito della progettazione di ricoveri zootecnici, ha brevemente illustrato alcuni punti fermi da rispettare nella realizzazione di una stalla, in una situazione che è assai diversa ora rispetto al recente passato. Serve massima attenzione alla quantità e qualità del lavoro, all’ambiente (inteso come microclima, qualità dell’aria, illuminazione e rumori), al benessere degli animali (valutando il tipo di stabulazione, le attrezzature, il controllo delle temperature estreme), alla quantità di effluenti prodotti e alla loro qualità, al consumo di risorse naturali e alla possibilità di un loro recupero, all’impatto ambientale (inteso come emissioni, in acque superficiali ma anche in atmosfera). Tutti questi punti devono comporre un insieme improntato alla massima sostenibilità complessiva. Dal teorico al pratico, Giuseppe Volta, direttore tecnico e commerciale di ROTA GUIDO, e Maurizio Ruggeri, Ceo di TDM, hanno quindi illustrato i dettagli tecnici della nuova stalla del Cerzoo.

La stalla

La stalla, che verrà realizzata sia per la parte delle strutture che per le attrezzature, da ROTA GUIDO, può ospitare fino a 100 capi, con stabulazione a cuccette. Per il massimo benessere e per adattarsi a qualunque razza di bovina dovesse essere presente, le cuccette saranno lunghe 260 cm e larghe 130 cm per il miglior comfort in riposo, con materassi ad alta sofficità e resilienza. I battifianchi saranno modulabili e reversibili. Ampie le corsie (4,5 metri per le corsie di alimentazione e 3,3 metri per la corsia di scorrimento tra le due file di cuccette) per facilitare il movimento degli animali, evitando ostacoli e stress sociali. Avranno pendenze longitudinali e trasversali per favorire la pulizia e ruspetta con sensore di potenza per evitare incidenti. Essendo una stalla per fare ricerca e sperimentazione, ci sarà una doppia tipologia di mangiatoia. Su un lato della stalla ci sarà una corsia di alimentazione con attrezzatura classica; dall’altro lato una corsia di alimentazione con controllo individuale dell’ingestione. La stalla sarà suddivisibile in piccoli gruppi con cancelli e passaggi modulabili.
Molta attenzione è stata messa al controllo microclimatico. ROTA GUIDO ha previsto sia la ventilazione naturale che la ventilazione con controllo delle condizioni di minima invernale e massima estiva. Non ci sarà cupolino, bensì camini a tetto per avere un controllo assoluto dei volumi d’aria movimentati. Lateralmente ci saranno tessuti filtranti e ombreggianti a doppio senso di apertura. Grazie alla tunnel ventilation, che immette aria da una estremità della stalla con estrazione da quella opposta, sarà possibile avere un controllo di tutti i parametri di microclima: temperatura, umidità, velocità e qualità dell’aria.
In questa stalla sarà anche possibile gestire il fotoperiodo ideale delle bovine con 16 ore di luce diurna e 8 di luce notturna. Il tetto sarà cieco, senza lucernaio, per eliminare ombre e coni di luce. La vitellaia prevede lo svezzamento in box unicellulari sopraelevati con parte aperta per il contatto visivo e tattile. Il post svezzamento sarà a terra in mini box collettivi.

Tecnologie di avanguardia per la mungitura

Nella nuova stalla TDM si occuperà del sistema di monitoraggio individuale delle bovine mediante pedometro Afitag II, in grado di comunicare wireless senza interruzione con il software gestionale AfiFarm. Le informazioni che questo pedometro può fornire sono molte e differenziate. Oltre all’efficace indicazione del calore, fornisce informazioni sullo stato di salute dell’animale in base all’elaborazione dei dati di riposo e un servizio di allerta in prossimità del parto. Passando al sistema di mungitura, la nuova stalla del Cerzoo avrà una sala di mungitura TDM 10+10 in parallelo con tunnel sotterraneo per tutte le apparecchiature. I gruppi monteranno il collettore Conan 5 per la massima velocità di mungitura, sistema di backflushing per la pulizia, lattometro MPC che misura la quantità di latte, la conducibilità elettrica, il tempo di mungitura, oltre a consentire il controllo della corretta routine di mungitura evidenziando l’andamento della emissione del latte. Verrà installato anche L’AfiLab, l’analizzatore in linea del latte munto, con misurazione di grasso, proteine, lattosio e presenza di sangue. Dati che, opportunamente elaborati dal software, forniscono al loro variare allarmi per incipienti dismetabolie come chetosi subclinica e acidosi ruminale subacuta, permettendo tempestivamente di correggere e ottimizzare la razione.
Nella zona di mungitura, sempre a cura di TDM, sono previste altre dotazioni che ne accentuano l’automazione: una pesa automatica al passaggio delle bovine, 3 cancelli separatori, per isolare le bovine all’uscita dalla mungitura, 6 stazioni per l’alimentazione automatica, la vaschetta per il lavaggio podale automatica e lo spingivacche meccanico a barriera.