CONVEGNO “Tecniche per la valorizzazione dell’azoto, recupero idrico e rimonta consortile: un caso studio”

Saremo presenti alla Fiera Agricola Tech al PalaExpo - Stand F3 di Verona mercoledì 29 e giovedì 30 Gennaio (Viale del Lavoro, 37135 Verona, VR).

Il 29 Gennaio dalle 15:30 alle 16:15 puoi trovarci al Tech Forum Blu per il nostro convegno sulle tecniche di valorizzazione dell'azoto da allevamento e recupero idrico, la gestione degli effluenti e l'impatto ambientale

Il Prof. Lorenzo Leso e l’Ing. Andrea Baraldi illustreranno le tecniche e i metodi per la riduzione di azoto dell’allevamento; dalla stabulazione fino al trattamento, lo stoccaggio e la distribuzione in campo degli effluenti zootecnici.

In alcuni contesti in cui la zootecnia è molto sviluppata come il Nord Italia, coesistono molti allevamenti di dimensioni relativamente limitate, con una ridotta disponibilità di terreni sfruttabili per lo spandimento.

Una gestione consortile degli effluenti zootecnici, è auspicabile perché consente di adottare tecnologie che non sarebbero adatte, per costi e complessità, alla singola azienda.

Inoltre, nello stesso sito, si aprirebbe la possibilità di considerare una gestione differente della fase della rimonta, che verrebbe delocalizzata a sua volta in un’unica struttura specializzata.

Nel caso in esame, la realizzazione di un sito collettivo, che integra un impianto di digestione anaerobica con un impianto di trattamento del digestato per la riduzione del contenuto di azoto, comprende anche un centro zootecnico per l’allevamento della rimonta, in cui vengono ottimizzate le fasi sanitarie, di accrescimento e di gestione genetica

In questo centro gli animali verrebbero conferiti dopo lo svezzamento e ritornerebbero negli allevamenti consorziati, prima del loro 1° parto.

Gli effluenti delle aziende associate verrebbero convogliati e trattati nell’impianto,  per poi ritornare sui terreni dei consociati stessi con un carico ridotto di azoto e con una gestione degli spandimenti ottimizzata (distribuzione e interramento).

Questo permetterebbe una maggiore specializzazione degli allevamenti consorziati, che verrebbero quindi alleggeriti sia dalla gestione dei liquami (con annesse le note problematiche relative alla Normativa Nitrati), che dall’ organizzazione degli spazi, del personale, della manodopera e degli adempimenti riguardanti l’allevamento dei capi da rimonta.

Il risultato di un approccio cooperativo, sarebbe un migliore sfruttamento delle risorse aziendali disponibili.